la chitarra comunemente usata si compone di 6 corde,ma esiste anche la variante da 12,dove però,essendo più corde,cambiano gli accordi.
Molto tempo fa la chitarra era in formato poche corde,5 corde tanto il mandolino.
La chitarra classica è un tipo di chitarra utilizzata per l'esecuzione di brani di musica classica o popolare (come per esempio la musica latino-americana o il flamenco). La forma della chitarra classica che conosciamo e usiamo oggi è della seconda metà dell'ottocento.
E' composta da due parti principali:
il manico, su cui si trova la tastiera, e che termina con la paletta che ospita le meccaniche per l'intonazione;
la cassa di risonanza, con una grande buca centrale, che serve ad amplificare il suono prodotto dalle corde.
La chitarra classica viene costruita con legni di diverso tipo per ogni parte del corpo. La tavola armonica (quella che contiene la buca) è in legno di abete (picea abies), cedro (in realtà una conifera nord americana), o sequoia. Al suo interno la tavola viene rinforzata con listelli di abete (cosiddetta incatenatura) secondo l'esperienza del liutaio, sì che ad incatenature diverse corrispondono caratteristiche sonore diverse. La disposizione delle catene a ventaglio già presente in alcune chitarre dei primi dell' ottocento, fu perfezionata dal liutaio spagnolo Torres. Le fasce ed il fondo sono costruite in varie essenze, di solito di legno duro e compatto, a seconda del timbro che il liutaio vuole conferire. Molto ricercate sono le essenze di palissandro (in particolare quello brasiliano), di mogano, cipresso, ebano makassar e di acero. Il manico è costruito con legni poco sensibili all'umidità e poco propensi alla deformazione, in genere mogano o cedrella spagnola. La tastiera è in ebano. Il ponte o ponticello cui si legano le corde può essere in palissandro, ebano, noce, o altre essenze. Il capotasto e l'ossicino sono in osso o in avorio.
Oggi le corde sono fatte principalmente di nylon che conferisce al suono un timbro ovattato e dolce o di materiali compositi a base di carbonio o fibra di vetro con un timbro più nitido e brillante ed una maggiore tenuta di suono, raramente di budello.
La chitarra classica si può suonare in modi diversi: tramite l'uso delle dita o della mano in generale (il tipico stile "classico"), oppure attraverso un plettro, usato correntemente nella musica moderna o di derivazione afro-americana. Particolari effetti timbrici sono dovuti all'uso delle unghie della mano destra, al variare dell'angolo di attacco delle dita sulle corde, all'uso percussivo della mano, al pizzicato ecc. Alcuni di tali effetti provengono dalla tecnica chitarristica usata nel flamenco, ad esempio il rasgueado.
La chitarra classica è uno fra gli strumenti musicali più espressivi. Gran parte del repertorio esistente per chitarra classica è scritto per strumento solista, per duo o, più raramente, per trio, quartetto o orchestra di chitarre. A causa della scarsa potenza di suono, la chitarra classica trova rarissimo uso come parte di un ensemble o di un'orchestra.
Al contrario, la chitarra è stata impiegata come strumento solista con orchestra. Tra i vari autori che hanno scritto concerti per una o più chitarre e orchestra si ricordano Ferdinando Carulli, Mauro Giuliani (Concerti opp. 30, 36 e 70) Joaquín Rodrigo (Concierto de Aranjuez, Fantasía para un gentilhombre, Concierto Madrigal), Mario Castelnuovo-Tedesco (Concerto in re op. 99, Concerto in Do op. 160, Concerto per due chitarre e orchestra op. 201), Angelo Gilardino (Leçons de Ténèbres, Concerto di Novgorod, Concerto di Oliena), Stephen Dogson